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La decolonizzazione e i miti
Posted by Smile_Life
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2/04/2009 12:02:00 PM
in
storia
Il cessato centralismo degli stati europei non comportò soltanto il conflitto tra USA e URSS, ma causò anche il nascere del decolonialismo. Tutte le colonie degli ex imperi coloniali avevano viste indebolite le nazioni a cui erano assogettate e grazie al principio si autodeterminazione delle nazioni, promosso dalle Nazioni Unite, decisero di insorgere organizzando rivoluzioni per la propria indipendenza. Ovviamente non manca nemmeno in questo caso l’uso della propaganda, che si presentava diversificata per ogni singolo movimento indipendentista.
Durante il governo populista argentino, diretto da Juan Peron, furono molto importanti le foto che ritraggono il capo del governo con la moglie giovane, in abiti militari e seguito da cavalli che, propagandisticamente, mostrano festosamente la realtà degli ideali dell’ideologia populista.
Pensiamo anche alla rivoluzione cubana, divenuta emblema del socialismo dell’America Latina. Di questo movimento ci sono molti manifesti “Murales” che ritraggono con colori sgargianti, tipici della cultura cubana, i protagonisti della rivoluzione cubana. Attorno a uno di questi protagonisti, Ernesto Guevara conosciuto con il soprannome di “Che”, gira un immenso repertorio di immagini, una delle più famose di queste lo vede ritratto, con tratti essenziali, con un cappello in testa che ha in centro una croce, simbolo del socialismo, e con un’aria ispirata. Sicuramente sono le numerosissime immagini esistenti sul rivoluzionario cubano che fanno ancora oggi di lui un mito.
Concludendo bisogna dire che la propaganda è un importante perno, immancabile, per far girare la politica e le sue ideologie. Ogni paese e ogni movimento ne ha viste e ne vedrà sempre di diverse, esplicite o implicite, che trasmettono messaggi veri o falsi, ma che lasciano comunque messaggi nelle masse, che scelgono, criticamente o acriticamente, quello che a loro appare più giusto o spesso più conveniente.
Durante il governo populista argentino, diretto da Juan Peron, furono molto importanti le foto che ritraggono il capo del governo con la moglie giovane, in abiti militari e seguito da cavalli che, propagandisticamente, mostrano festosamente la realtà degli ideali dell’ideologia populista.
Pensiamo anche alla rivoluzione cubana, divenuta emblema del socialismo dell’America Latina. Di questo movimento ci sono molti manifesti “Murales” che ritraggono con colori sgargianti, tipici della cultura cubana, i protagonisti della rivoluzione cubana. Attorno a uno di questi protagonisti, Ernesto Guevara conosciuto con il soprannome di “Che”, gira un immenso repertorio di immagini, una delle più famose di queste lo vede ritratto, con tratti essenziali, con un cappello in testa che ha in centro una croce, simbolo del socialismo, e con un’aria ispirata. Sicuramente sono le numerosissime immagini esistenti sul rivoluzionario cubano che fanno ancora oggi di lui un mito.
Concludendo bisogna dire che la propaganda è un importante perno, immancabile, per far girare la politica e le sue ideologie. Ogni paese e ogni movimento ne ha viste e ne vedrà sempre di diverse, esplicite o implicite, che trasmettono messaggi veri o falsi, ma che lasciano comunque messaggi nelle masse, che scelgono, criticamente o acriticamente, quello che a loro appare più giusto o spesso più conveniente.
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