Da poco tempo possiamo ammirare nelle strade delle nostre città una campagna pubblicitaria ideata da Oliviero Toscani. Come al solito, il suo lavoro ha fatto molto discutere. La campagna presenta degli uomini e donne completamente nudi che indossano maschere di animali.
Toscani, che non è nuovo a lavori di questo genere è considerato uno dei più grandi genii in campo pubblicitario, per questo voglio far capire meglio chi è.

Oliviero Toscani nasce a milano il febbraio 1942.
Conosciuto internazionalmente come pubblicitario dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie per Espirit, Chanel, Fiorucci, Prenatal. Come fotografo di moda ha collaborato e collabora tuttora per i giornali Elle, Vogue, GQ, Harper's Bazaar, Esquire, Stern.

Dal 1982 al 2000 (18 anni), si è occupato della pubblicità della Benetton, sviluppando anche la sua presenza online; ha creato anche Playlife, ramo sportivo della Benetton.

Nel 1990, ha fondato il giornale Colors. Nel 1993, ha fondato Fabrica, centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna, la cui sede è stata progettata dall'architetto giapponese Tadao Ando. Fabrica ha prodotto progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni per: ONU, Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati, La repubblica, Arte, Mtv, Rai, Mediaset, e film che hanno vinto tre premi della giuria a Cannes e al Festival del cinema di Venezia.

Dopo la grande apertura degli Aerosmith, si preannunciava una seconda giornata non meno vivace all'Heineken jammin' festival di Mestre con lo sbarco direttamente da Berkeley, California dei Green day. Il gruppo punk ha appena messo in scena un musical basato sulle loro musiche più recenti contenute negli ultimi due album, american idiot e 21st century breakdown ed ha intenzione di portare sul palco tutta la loro storia ormai ventennale, a cominciare dai pezzi di Dookie che gli hanno regalato la gloria come basket case o when I come around fino alle ultime hit 21st century breakdown, know your enemy e ovviamente l'immancabile wake me up when spetember ends.
Ma non è tutto qui, infatti i Green day saranno preceduti dai 30 second to mars che recentemente si sono guadagnati l'affetto dei teenagers con canzoni come this is war. E c'è spazio anche per un po' di Italia con i Bastard sons of Dioniso, il gruppo rock che ha vinto x-factor.
Tutto condito dall'interessante rock elettronico degli Editors.

Dopo mesi in cui nel mondo musicale non si parlava d'altro, definito più volte e da più fonti il più grande raduno rock dell'estate, è partito l'Heineken jammin' festival.
Partenza con un ospite di quelli importanti, un nome che ha scritto la storia della musica dagli anni settanta fino ai giorni nostri e che continua a stupire: Aerosmith.
Preceduti dalle esibizioni dei bresciani Plan de fuga e dei baresi la Fame di Camilla, oltre agli importanti ospiti di oltremanica gli Stereophonics e gli irlandesi Cranberries di Dolores o'Riordan, gli Aerosmith sono saliti sul palco nella serata per due ore della loro musica.
Sembra che il tempo si sia fermato per Steven Tyler e Joe Perry, hanno più energia di tante band di ventenni e ad ogni riff che parte dalla chitarra di Perry si scatena un ovazione dalla folla radunata sotto il palco. Il pezzo migliore, I don't wanna miss a thing, emozione pura.