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Arancia Meccanica - un vecchio film ancora troppo moderno -

Posted by Smile_Life on 1/28/2009 06:18:00 PM in ,
Il film è tratto dall'omonimo romanzo scritto da Anthony Burgess nel 1962. Distribuito negli anni '70 il film iniziò subito ad essere sulla bocca di tutti per l'enigmatico stile usato dall'altrettanto eclettico regista Stanley Kubrick. Immagini visionarie e iper-realistiche, a tratti ultra-violente, compongono i 137 minuti della pellicola. Importante all'interno del film è il fattore musicale, musiche classiche molto conosciute di Rossini e Beethoven, accentuando la chiave visionaria e onirica del film. Musicalmente è dominante la famosissima "Nona" di Beethoven stravolta al synthetizer da Wendy Carlos. Kubric propone così un "abbassamento" dei valori alti di cultura e musica tramite lo sbeffeggiamento di icone musicali come la "Nona" sopra citata, o icone artistiche come la Gioconda riprodotta con i baffi.
Anche i luoghi del film sono carismatici a partire dal Korova Milk Bar, locale nel quale si apre il film, per arrivare alle case ultra moderne (per gli anni '70) nelle quali il protagonista e i suoi compagni irrompono portando scompiglio.
Proprio lo scompiglio è il "fil rouge" di tutta la storia, e probabilmente è l'elemento che rende il film moderno. Oggi viviamo in una società descritta dai telegiornali e giornali in maniera nera. La violenza la fa da padrone, il trash televisivo fa audience e il "non fidarsi" caratterizza le classi di età più alte. Lo sballo giovanile porta all'assunzione di droghe e la mancanza di valori fermi rende tutto molto più semplice da affrontare. Qui però entra in gioco la volontà personale di una persona. Nel film Alex il capo banda, dopo essere stato "beccato" dalle forze dell'ordine accetta di sottoporsi a uno strano trattamento psicologico-fisico che lo dovrebbe riportare sulla retta via...
In realtà non placherà la sua fame di ultra violenza, e gli causerà una fortissima nausea che lo bloccherà fisicamente ma non psicologicamente.
Da qui prende il largo l'argomento, a parer mio, più alto della pellicola. Cioè il valore della scelta umana che realizza la persona stessa. Ancora una volta il film si rivela attuale. In un mondo in crisi, economica e sociale, le scelte giocano certamente un ruolo fondamentale nella vita di ogni giorno, che dettano così ciò che l'individuo stesso dice di sé e comunica a chi condivide con lui una parte della sua vita. Alex nel film aveva perso, privandosi della possibilità di scelta, una parte di sé negandosi così la possibilità di esprimersi liberamente, facendo percepire una immagine distorta della sua persona.

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1 Comments


Film stupendo.... ottima anche tutta la spiegazione.... complimenti Smile Life!!!!

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